FRIDA STREET GALLERY è un progetto di collaborazione fra MANUEL RIZ e CLAUS SORAPERRA due artisti che vivono nelle DOLOMITI. L'intento è quello della contaminazione culturale-artistica. Si trova nel centro di CANAZEI ed è uno spazio LIBERO!

GRAN FESTA DA D'ISTÀ


21 agosto - 10 ottobre 2019

Fin dal principio gli organizzatori della Gran Festa da d'Istà, utilizzarono questo disegno di Albert Reich per la realizzazione del manifesto promozionale. Con costanza e lungimiranza nel corso delle edizioni si continuò ad utilizzare il soggetto identico, alternando di anno in anni il colore dello sfondo. Negli ultimi anni il manifesto originale fu sostituito gradualmente da foto d'occasione e reinterpretazioni populistiche fatte di collage o di assemblaggi poco eleganti di immagini fotografiche e svariati font.


Albert Reich naque il 14 gennaio 1881 a Neumarkt in der Oberpfalz, fu pittore, grafico, disegnatore ed illustratore.
Figlio di un calzolaio si laureò nel 1898 alla Scuola di Arti Applicate di Norinberga formandosi in ambito decorativo, nel 1902 si iscrisse alla Reale Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera.
Dal 1907 fino alla sua morte ha lavorato come illustratore per la rivista Die Oberpfalz Lassleben Verlag. Allo scoppio della seconda Guerra mondiale diresse la scuola di Freilichtmalerei di Melchior Kern. Realizzò le copertine per la prima edizione del programma politico-ideologico di A. Hitler, Mein Kampf. Nel 1935 Reich fu incaricato per la direzione artistica  della grande parata per il 125° anniversario della Oktoberfest di Monaco di Baviera. Muore nel 1942 a Monaco di Baviera.

 

Quest'anno Manuel Riz e Claus Soraperra sono stati incaricati di proporre un progetto per la promozione delle celebrazioni della quarantesima edizione della Gran Festa da d'Istà ed accanto alle immagini satiriche di Riz, si è subito voluto riproporre con slancio l'iconografia del Reich realizzando 8 banner e altrettante insegne informative sulla festa.

L'IDENTITÀ DEL TERRITORIO


2 giugno - 20 agosto 2019


Attraverso un rito recitativo, ironico e velato da problematiche demagogiche e all’ordine del giorno, quale la burocrazia, gli attori di questa ennesima performance hanno voluto sottolineare il peso individuale nella costruzione dell’identità del territorio nel suo decimo anno di Dolomites World Heritage.
Improvvisando una breve performance che ha richiesto una fittizia iscrizione ad un elenco d’occasione con la presentazione del proprio documento di identità, il pubblico della Frida Street Gallery ha potuto con l’impronta digitale lasciare la propria identità singola come segno compositivo per la realizzazione di un’immagine collettiva, che con sorpresa rappresentava il Gruppo del Sella. Non a caso il riferimento ha voluto ancora una volta sensibilizzare la comunità sui Passi dolomitici, come bene primario e come luogo di tutela per far riflettere sull’uso che ne facciamo, spesso poco lungimirante e molto confuso tra la presenza di crazy bikers, animali spaventati, pedoni spiazzati, pulman esagerati e ciclisti disorientati.





Performance IDENTITÀ E TERRITORIO


La Performance alla Frida Street Gallery del 2 giugno 2019 si è aperta con l'arrivo delle Art-Truppen sul potente veicolo anfibio. In seguito gli spettatori presenti, muniti di documento d'identità, sono stati schedati sul registro ufficiale della Gallery imprimendo la propria impronta digitale sullo stencil all'interno della vetrina.
Dopodiché il party è andato avanti con la distribuzione di un ottimo rancio di zuppa di fagioli solamente al pubblico munito di utensili portati direttamente da casa (una tazza, un bicchiere e un cucchiaio), in modo da non utilizzare utensili di plastica durante l'evento.

 

RADIO RAI LADINIA


Intervista radiofonica a cura di Anna Mazzel sulla Frida Street Gallery ed il progetto Identità e territorio. Andata in onda il 12 giugno 2019 all'interno del programma Dai crepes dl Sela - Radio RAI Ladinia di Bolzano.

ALL ON THE CABLEWAY !


26 dicembre 2018 - 1 giugno 2019

L'azione artistica, attraverso l'ironia vuole invitare l'osservatore ad una breve riflessione sull'attuale questione politico-sociale globale. L'ambientazione rientra nel contesto turistico invernale della Val di Fassa, meta internazionale del divertimento sulla neve, del panorama delle Dolomiti e dei servizi ormai certificati e conprovati.
La funivia, oltre ad avere la funzione di portare i turisti in quota, assume qui il significato metaforico della "salita", di ambire ad una continua azione di ascesa, tipica del sistema capitalistico odierno. Purtroppo però in questo caso la fune, che deve sorreggere il tutto, è sostenuta da un chiodo fatiscente ed arrugginito...